Immaginate di avere davanti a voi il partner immobilizzato, inerme, fiducioso nell’offrirvi parte della sua libertà, consapevole che tratterete questo dono prezioso con cura. Oppure pensate di essere voi immobilizzati davanti al partner, di sentire che non vi potete muovere ma solo abbandonarvi alle fantasie e alle emozioni, di mettervi nelle mani di qualcun altro in cui avete riposto la vostra fiducia.
A questo punto immaginate di iniziare un cammino insieme, complici nella scoperta di quello che vi offrite l’un l’altro: piacere, dominazione e sottomissione, controllo, estasi, allontanamento dalla realtà, divertimento, sesso, ecc.
Il bondage è proprio questo.
Una volta che siamo legati o che leghiamo il nostro partner, diventiamo più vulnerabili; questo ci permette di liberarci di tutti quei “paletti” che tiriamo su nella vita di tutti i giorni. Quando facciamo bondage concediamo l’accesso al nostro corpo o entriamo nello spazio fisico e psicologico del partner. Per questi motivi e per l’intensità dell’esperienza, a volte si toccano aspetti dei quali è difficile parlare a parole, aspetti intimi, desideri che magari sentiamo il bisogno di “darci il permesso” di esplorare e di vivere.
Ovviamente non a tutti piacciono queste sensazioni, ma, se c’è un interesse in questo senso, il bondage può davvero dare tanto a livello emotivo, sensoriale, relazionale e sessuale.
A proposito, lo sapevate che a me il bondage non piaceva?
Ebbene sì: per anni ho fatto BDSM ma non ho mai usato una corda o quasi. Poi, grazie a una serie fortunata di coincidenze, ho scoperto questa pratica e nel tempo è persino diventata il mio lavoro, proprio perché ho scoperto che le corde potevano darmi tutto quello di cui ho parlato finora in questo articolo.
Ognuno può trovare la propria motivazione nel giocare con le corde: non ce n’è una migliore di un’altra e si può fare insieme a persone diverse con scopi diversi.
Si può fare
Il bondage inoltre
Non male, vero?
Non a caso, tante persone alla fine di una lezione mi dicono “Andrea, non pensavo che ci fosse tutto questo mondo dietro alle corde!”.